Norcia Chi ha detto di Norcia "Vetusta" ha dimenticato di aggiungere "civile" di una civiltà di antico lignaggio, che ne ha fatto un caposaldo della Montagna, del tratto appenninico detto dei Sibillini. Simbolo di questa civiltà alta è S. Benedello, che qui a Norcia nacque nel 480, in piena età barbarica, ed è da qui, dagli insediamenti monastici immediatamente proliferati, che tenacemente si ricostitui quel tessuto fatto di regole, di riferimenti alla storia, alla cultura, alla umana comprensione, che nel corso di 15 secoli ha portato all'idea di Europa e alla realizzazione della sua unità. La città, interamente circondata dalle antiche mura, con le porte che si aprono direttamente verso la campagna, alterna monumenti civili e religiosi con una cadenza da manuale: la Piazza S. Benedetto dispone a circolo il Palazzo Comunale, La Basilica di S. Benedetto, La Cattedrale di S. Maria Argentea, la Castellina, proponendo, senza soluzioni di continuità, 400 anni di architettura a partire dal secolo XIII. Fondata dai Sabini, il suo centro storico fu completamente circondato da mura. Secondo gli storici , il territorio dii Norcia fu abitato sin dal neolitico, ma le prime testimonianze sulla continuità dell'insediamento, risalgono al secolo V a. C. Si sviluppò alla fine del secolo V a. C. ed il suo nome derivò dall' Etrusco Norsia (fortuna). L'antica Nursia fu celebrata da Livio, Plutarco e Virgilio; quest'ultimo, nell'Eneide, citò il condottiero dei Nursini, Ufente, a fianco di Turno nella lotta contro Enea. Fu ricordata per la prima volta nel 205 a. C. , quando alleata di Roma, offri a Scipione, nella seconda guerra punica alcuni volontari assieme alle città di Rieti e di Amiternum. Nel II sec. a. C. fu eretta , a Prefettura e poi a Municipio Romano nella IV Regione Sabina. Ostile ai tentativi di riforma dei Gracchi, si schierò con Antonio e così fu vinta da Ottaviano. Fu convertita al Cristianesimo nel 250 circa dal Vescovo di Foligno, San Feliciano. Nel secolo VI fu sede di diocesi. Devastata dai Goti e dai Longobardi, questi ultimi la assoggettarono al Ducato di Spoleto, nel IX secolo fu devastata anche dai Saraceni. In seguito, in epoca altomedievale, attraversò un periodo di grande depressione causata dalle emigrazioni e dall'alto tasso di mortalità. La sua ripresa fu possibile grazie alla posizione territoriale ed alla vicinanza dell'Abbazia di S. Eutizio. Insieme ad altre sette città, fu separata da Ottone I dal Regno d' Italia e fu assoggettata alla Chiesa.Predominando a Norcia la fazione Guelfa, il Papa se ne servì, durante il suo soggiorno ad Avignone, per dominare la Ghibellina Cascia. Costituitasi libero comune nel XII secolo ebbe vita fiorente ma travagliata, a causa delle guerre esterne con Spoleto per avere più autonomia e con i comuni limitrofi, per la supremazia del territorio. Nel 1354 fu definitivamente assoggettata alla Chiesa dal cardinale Albornoz. Per esigenze di difesa e per avere maggior prestigio politico- amministrativo, fu costruita al centro della città, nel 1554 , da Giulio III a Fortezza della Castellina. Nel 1569, sotto il pontificato di Gregori XIII, fu costituita in Prefettura con giurisdizione su Cascia, Monteleone, Cerreto e Visso ed in seguito anche sul versante Marchigiano dei Sibillini. Nel 1821, Pio VII vi ripristinò la sede Vescovile.
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