Valnerina
Una lunga valle di 70 Km. sulla quale confluiscono decine di alte valli e poi fossi, rii che tagliano continuamente i fianchi delle montagne: è la forza della natura che con le acque, con i boschi ha forgiato questo territorio che gli uomini, in omaggio al massimo artefice, il fiume Nera, hanno voluto chiamare Valnerina. E gli uomini che da sempre, fin dalla più remota preistoria, hanno caparbiamente abitato queste terre avare, ma non sterili, hanno partecipato, in stretta simbiosi con la natura, alla costruzione di questo paesaggio, tanto che l'elemento naturale e quello culturale si fondono continuamente. 115.000 abitanti sparsi nei 300 Km. quadrati del territorio, privilegiando la vita in piccole comunitàche presidiano ogni lembo della Valnerina, orgogliosi, consegnano al presente una terra sana dove contano i valori autentici della vita. Gli Umbri
Dalle origini agli albori del secolo passato, la storia di una terra ricca di passioni.
Terra di gente forte come la descrive Cicerone o secondo la definizione di Propezio "luogo di raffinata sensibilità". Ancora oggi l'intreccio tra natura e cultura rappresenta il fascino di questa terra, con i suoi decantati boschi, le sue colline scrinate, i calanchi, le rovine. Indispensabili quinti in cui le città appaiono come visioni corrusche e fantastiche a un tempo, veri e suggestivi i messaggi di civiltà, giacimento di cultura. Gli abitanti passeggiano o sostano sulle piazze aperte, come un balcone sulla campagna e sono loro che danno vita a questa terra che ha sapore di antico, un' antico di atmosfera, che è nel colore della luce, impalpabile, indefinito, ma reale. Il vento spesso rincorre i pensieri degli uomini tra le case rinserrate, e, a sera, i sogni non muoiono. Insieme alla umbra "Lauda", che ha avuto una funzione fondamentale nella formazione della lingua Italiana e nello sviluppo di varie forme letterarie, è cresciuta la fama dei poeti popolari, che tuttora vivono e sanno creare poesie e stornelli in occasione di banchetti o per rievocare avvenimenti. A memoria sono in grado di recitare il canto di Pia dè Tolomei, brani dell' Orlando furioso, narrano le storie della maga Sibilla e ninfa Agilla, le ninna nanne e cantano le , appassionate serenate. Il popolo Umbro conosce le antiche leggi, le tradizioni, la semplicità delle abitudini e un profondo senso di umanità, è cordiale ed arguto, operoso e romantico... Le poesie popolari si riferiscono spesso a sentimenti d'amore. "Quanno nasceste voi , nasci lo sole; la luna se fermo de camminare, le stelle se cambiarono colore". |
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